Dopo un 2021 di crescita sostenuta (+20,5% in valore rispetto al 2020), lo scorso anno l’export turco di pietre naturali ha confermato il pieno recupero dei valori pre-pandemici mantenendosi sopra la soglia dei 2 mld di USD. A rilevarlo sono le statistiche diffuse dall’Ufficio ICE-Agenzia di Istanbul su dati Turkstat, che evidenziano come nel 2022 le vendite all’estero di materiali lapidei della Turchia si siano attestate sugli ottimi livelli dell’anno precedente (+0,17%), raggiungendo i 2.092,7 mln di USD.
L’analisi della composizione delle esportazioni di Ankara evidenzia che è continuata anche lo scorso anno – dopo il -23% del 2021 – la contrazione delle vendite di materiali grezzi, che hanno fatto registrare un -17% assestandosi sui 671,5 mln di USD, principalmente a causa del forte ridimensionamento (-32%, per 416 mln) degli ordini dalla Cina – che ha assorbito il 62% dei blocchi estratti in Turchia -, mentre hanno ripreso slancio quelli da India (+43%, per 132,5 mln) e Italia (+25%, per 15,5 mln). Si segnala invece in decisa crescita l’export di prodotti lavorati e semilavorati, che nel 2022 è aumentato dell’11%, per complessivi 1.421 mln di USD.
A guidare la classifica dei mercati di destinazione sono sempre gli Stati Uniti con 462 mln di import – un valore in linea con quello del 2021 e pari a circa il 32,5% del totale dell’export turco di lavorati -, seguiti da Francia con 95,3 mln (-2%) e Arabia Saudita con 79,5 mln (+270%). Si segnala che nel 2022, secondo i dati del Centro Studi CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, la Turchia è salita al 6° posto tra i buyer di tecnologie Made in Italy per la lavorazione delle pietre naturali con 50,5 mln di euro di import (+48,4%).
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