Nei primi nove mesi del 2024 l’export di pietre naturali della Turchia ha raggiunto i 1.430 mln di USD, confermandosi sui livelli dell’anno precedente (-0,7% rispetto allo stesso periodo del 2023). Più marcato invece il calo dei volumi esportati – pari a circa 4,5 mln di tonnellate -, in diminuzione del 4,4% (dati Turkstat). Ricordiamo che nel 2023 le esportazioni lapidee del Paese avevano registrato una flessione del 7% in valore, attestandosi sui 1.800 mln di USD, per 6 mln di tonnellate (-11,7%).
L’analisi della composizione dell’export turco evidenzia che è continuata anche nel periodo gennaio-settembre dello scorso anno la contrazione delle vendite all’estero di materiali grezzi (comprendendo sia i marmi che i travertini), che hanno fatto segnare un -7,2%, per 449,3 mln di USD. Per quanto concerne invece l’export dei prodotti lavorati e semilavorati, si segnalano la forte crescita dei travertini (+11,8%, per 231,1 mln) e la tenuta del marmo (-1%, per 667 mln).
La classifica dei mercati di destinazione nei primi nove mesi del 2024 vede il sorpasso degli Stati Uniti (a 319,8 mln, grazie a un aumento del 10,8%) sulla Cina, il cui import è diminuito del 9,4% (a 289 mln), seguiti da India (a 103 mln, -8,2%) e Arabia Saudita (stabile a 84,5 mln).
Si segnala infine che nel periodo gennaio-ottobre dello scorso anno l’export italiano di tecnologie per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali destinate ad Ankara è cresciuto del 34,5% raggiungendo i 61,4 mln di euro, valore che colloca la Turchia al secondo posto tra i nostri buyers settoriali (dati Centro Studi CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE).
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