Si conferma anche nella seconda parte del 2024 la ripresa dell’export lapideo italiano

21 gennaio 2025

Le statistiche di settore relative ai primi 8 mesi del 2024 elaborate dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE hanno confermato il trend di crescita delle esportazioni dei materiali lapidei italiani già emerso nella prima parte dell’anno. Le vendite complessive oltreconfine di marmi, graniti e pietre naturali estratte e/o lavorate in Italia nel periodo gennaio-agosto si sono infatti attestate – comprendendo sia i grezzi che i lavorati – a 1.443,6 mln di euro, con un aumento del 6% in valore rispetto allo stesso periodo del 2023.

In un contesto di mercato caratterizzato dalle ben note incertezze a livello economico e geopolitico, per il comparto marmifero italiano questo dato rappresenta un incoraggiante segnale di ripresa, dopo il lieve calo registrato nel 2023 (-3,8%) che aveva interrotto un post-pandemia di crescita sostenuta (+20,8% nel 2021 e +13,1% nel 2022).

A trainare le nostre esportazioni sono state le vendite di materiali lavorati e semilavorati – quelli a più alto valore aggiunto, e che costituiscono circa il 79% del fatturato estero del settore -, che grazie a un incremento del 5,1% hanno raggiunto i 1.139,6 mln di euro. A far segnare l’aumento maggiore, pari al +9,3%, è stato tuttavia l’export di grezzi, che ha toccato i 304 mln. Va inoltre rimarcato che il prezzo medio dei materiali italiani esportati nei primi 8 mesi dello scorso anno ha superato la soglia dei 1.000 euro/tonnellata (1001,8 – nuovo massimo storico se verrà mantenuto a fine anno), che sale al valore record di 1.587,5 euro/tonnellata per i lavorati.

Relativamente ai mercati di destinazione, per i blocchi si è ulteriormente consolidata la leadership della Cina, che con 150,1 mln di euro di import (+20,2%) nel periodo gennaio-agosto 2024 ha assorbito una quota che sfiora il 50% dei grezzi estratti in Italia, seguita dall’India con 30,6 mln (in sensibile arretramento, -18,2%).

Altra conferma anche per quanto riguarda la classifica dei buyers di lastre e prodotti finiti, guidata sempre dagli Stati Uniti con acquisti per 352,7 mln, in aumento del +12,8% dopo il lieve calo registrato nel 2023. Al 2° posto resiste la Germania con 83,3 mln di import – in diminuzione del 3,5% ma comunque in deciso recupero rispetto alla forte contrazione della prima parte dell’anno – e al 3° la Francia con 79,7 mln (+16%). Tengono le vendite in Svizzera (4° con 64,8 mln, -3,7%), mentre al 5° posto tra i Paesi di destinazione per i manufatti lapidei italiani è salita l’Arabia Saudita (59,8 mln, +61,3%), che ha superato Emirati Arabi Uniti (45,6 mln, +9,4%) e Regno Unito (43,5 mln, +11,4%). Completano la top ten Australia (28,1 mln, +12,6%), Austria (27,7 mln, -5,2%) e Canada (20,2 mln, +6,4%).

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