Nel 2023 lieve flessione per l’export italiano di pietre naturali

2 luglio 2024

Dopo un biennio di crescita sostenuta (+20,8% nel 2021 e +13,1% nel 2022), lo scorso anno l’export complessivo italiano di marmi, graniti e pietre naturali ha fatto segnare una flessione in valore del 3,8% rispetto al 2022, mantenendosi comunque sopra i 2 mld di euro (2.070 mln).

In un contesto caratterizzato da un rallentamento dell’interscambio lapideo globale, i dati elaborati dal Centro Studi CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE fotografano dunque una situazione di tenuta per l’industria marmifera italiana – in rimbalzo “fisiologico” dopo il record storico di export del 2022 -, come sembrano confermare anche le prime proiezioni statistiche relative al 2024.

I lavorati e semilavorati hanno rappresentato in valore l’80% del totale dell’export lapideo italiano, per 1.658 mln (-4,5% rispetto al 2023), con le vendite di grezzi che si sono invece attestate a 412 mln (-1%). Relativamente ai mercati di destinazione, per i blocchi si è consolidata la leadership della Cina, con 180 mln di import (+2,7%), seguita dall’India con 54,6 mln (+7,8%). Per quanto riguarda invece i materiali lavorati, la classifica dei principali buyer nel 2023 è guidata sempre dagli USA – sebbene in diminuzione del 7,1% -, con acquisti per 475,7 mln. Al 2° posto troviamo la Germania con 140,6 mln di import (-6,7%) e al 3° la Francia con 107,8 mln (+5,5%). In lieve calo le vendite in Svizzera (-2%, a 101,8 mln), mentre gli Emirati Arabi Uniti sono saliti al 5° posto tra i mercati di riferimento per i manufatti lapidei italiani (+24,2%, a 62,8 mln), superando Arabia Saudita (-9,4%, a 61,6 mln) e Regno Unito (+0,6%, a 59,7 mln).

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