Nel 2021 il valore delle esportazioni italiane di macchine, impianti, utensili e altre attrezzature per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali è aumentato del 18,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 1.107,1 mln di euro. A certificarlo sono i dati ufficiali di settore elaborati dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE e presentati in occasione dell’Assemblea generale dell’Associazione svoltasi lo scorso 10 giugno a Milano, che evidenziano come – in linea con il trend già emerso nelle precedenti rilevazioni trimestrali – la nostra industria tecno-lapidea abbia pienamente recuperato i livelli di export pre-pandemia (+0,3% la differenza rispetto al 2019), dopo che il 2020 si era chiuso con una diminuzione del 15,4% che aveva portato – per la prima volta dal 2013 – le nostre vendite sotto la soglia del miliardo di euro, per la precisione a 926 mln. Va segnalato che nella seconda parte dell’anno si è assistito ad una “normalizzazione” della curva di crescita dopo che nel 1° semestre questa aveva toccato il +38,8%, un dato fortemente viziato dai bassi volumi di vendite registrati dalle Aziende del comparto nella primavera 2020 in corrispondenza del blocco delle attività produttive.
Se consideriamo la “top ten” dei principali acquirenti di macchinari e attrezzature Made in Italy, al 1° posto troviamo sempre gli Stati Uniti, il cui import nel 2021 è cresciuto del 4,9% raggiungendo i 146,3 mln di euro. Seguono la Spagna, sul 2° gradino del podio dei buyers settoriali con 74,9 mln (+10,4%), e la Polonia, che con un ottimo +85,5% sale in 3a posizione (con 61 mln). Si segnalano in forte crescita anche tutti gli altri principali mercati europei: +16% l’export verso la Germania (4° Paese di destinazione a 54,1 mln), +110,4% nel Regno Unito (5° a 52,9 mln), +65,1% in Francia (6° a 48,9 mln) e +57,3% in Portogallo (7° a 47,5 mln). Tra le destinazioni extraeuropee, le nostre vendite di tecnologie sono arretrate sensibilmente in Egitto (-66%, 8° a 43,6 mln), in “rimbalzo” negativo dopo i forti incrementi degli ultimi anni, mentre hanno fatto segnare un ottimo recupero sia in Canada (+145,1%, 9° a 42,9 mln) che in Brasile (+113,8%, 10° a 35,2 mln).
Secondo le rilevazioni del Centro Studi associativo il trend positivo del settore tecno-lapideo italiano ha trovato conferma anche nei dati del 1° trimestre 2021, con le vendite all’estero in aumento del 3,4%. In attesa di poter meglio valutare a livello statistico gli effetti che l’attuale situazione internazionale avrà sulle nostre esportazioni, questi dati ad ogni modo restituiscono una fotografia di un comparto solido, che grazie a una notevole capacità di resilienza e a una spiccata capillarità dei suoi flussi di export nell’ultimo anno è riuscito a far segnare una crescita a doppia cifra e a recuperare i livelli precedenti alla crisi del 2020, consolidando la sua forte vocazione internazionale (con le esportazioni che hanno rappresentato nel 2021 una quota del 75,6% del fatturato complessivo del settore).
Comments are closed.