Dopo aver chiuso il 2021 con una forte crescita delle sue esportazioni (+20,8% rispetto all’anno precedente e +1,9% sul 2019) l’industria lapidea italiana ha fatto registrare anche nella prima parte di quest’anno un deciso incremento del suo fatturato estero.
Secondo le statistiche elaborate dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE nei primi 5 mesi del 2022 l’export complessivo italiano di marmi, graniti e pietre naturali in genere è infatti aumentato in valore del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, attestandosi a 827,6 mln di euro. A trainare le esportazioni sono stati i materiali lavorati e semilavorati, le cui vendite nel periodo gennaio-maggio sono cresciute del 22% rispetto ai primi 5 mesi del 2021, raggiungendo i 676,5 mln. Di segno positivo, ma decisamente più contenuto, l’incremento dell’export di grezzi (+5,9%), che ha toccato i 151,1 mln.
Per quanto concerne i mercati di destinazione, la Cina rimane il 1° acquirente di blocchi dall’Italia con importazioni per 73,5 mln (+1,2% rispetto ai primi 5 mesi del 2021), pari a circa il 50% del totale del nostro export di grezzi.
Relativamente al segmento dei lavorati sono gli USA a confermarsi leader della classifica dei Paesi di destinazione con acquisti per 192,2 mln, in aumento del 36,4%. Hanno fatto segnare una robusta crescita anche tutti gli altri principali mercati: Germania (+16,7%, 68,4 mln), Francia (+29,2%, 43,4 mln), Svizzera (+12%, 40,5 mln), Arabia Saudita (+42%, 27,3 mln), Austria (+17,3%, 18,9 mln), Emirati Arabi (+39,1%, 18,8 mln), Australia(+23,7%, 14,3 mln) e Canada (+20,3%, 14,2 mln). Unica eccezione è il Regno Unito, verso cui le nostre vendite sono diminuite del 13% (23,7 mln).
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