Si conferma anche nel 2° quadrimestre del 2023 la tenuta delle esportazioni per la filiera marmifera italiana. A rilevarlo sono i dati elaborati dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, che evidenziano come – nonostante una lieve contrazione nei mesi estivi rispetto al dato del 1° semestre – nel periodo gennaio-agosto il valore complessivo delle vendite all’estero di materiali e tecnologie complementari abbia superato i 2 miliardi di euro (2.072.577.506 per la precisione), mantenendosi sostanzialmente sui livelli record dell’anno precedente (-0,5% la variazione rispetto ai primi 8 mesi del 2022). Ricordiamo che l’export rappresenta oltre il 70% del fatturato complessivo della filiera, e costituisce pertanto un’ottima cartina al tornasole sullo stato di salute dell’industria lapidea italiana.
Andando ad analizzare nel dettaglio la composizione delle nostre esportazioni, si segnala che nel periodo gennaio-agosto 2023 le vendite all’estero di marmi, graniti, travertini e pietre naturali in genere hanno raggiunto i 1.350 mln di euro in valore, con una lieve flessione (-2,7%) rispetto ai primi 8 mesi dell’anno precedente. La contrazione più significativa ha riguardato il segmento dei materiali lavorati e semilavorati, il cui export è diminuito del 3,1% assestandosi sui 1.091,5 mln. Più contenuto il calo delle vendite di grezzi (-1%), che sono state pari a 258,4 mln.
Per quanto concerne i mercati di riferimento, la Cina rimane il primo acquirente di blocchi dall’Italia con importazioni per 124,2 mln (-3,5% rispetto ai primi 8 mesi del 2022), seguita dall’India con 36,9 mln (+15,4%). Relativamente invece alle pietre naturali lavorate sono gli Stati Uniti a confermarsi leader della classifica dei Paesi di destinazione con acquisti per 312,8 mln, in fisiologica diminuzione (-9%) rispetto ai valori record dell’anno precedente. Al secondo posto troviamo la Germania (95,2 mln, -3,5%), poi Francia (70,1 mln, +6,1%), Svizzera (67,5 mln, +1,4%) ed Emirati Arabi Uniti (41,7 mln, +34,9%).
Passando ad analizzare l’andamento del comparto delle tecnologie, nei primi 8 mesi del 2023 le esportazioni italiane di macchine, impianti, utensili e altre attrezzature per l’estrazione e la lavorazione delle pietre naturali hanno fatto invece registrare una crescita del 3,7% rispetto ai già ottimi valori del 2022 – che avevano confermato il pieno recupero dei livelli di export pre-pandemici -, raggiungendo i 722,6 mln di euro. Primo mercato di destinazione sono sempre gli Stati Uniti, il cui import di tecnologie lapidee Made in Italy nel periodo gennaio-agosto è stato pari a 121,6 mln di euro (-5,6% rispetto all’anno precedente), seguiti da Germania (38,5 mln, +1%), India (38,4 mln, +9,6%), Canada (35,8 mln, +12,5%) e Spagna (30 mln, -34,9%).
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