Bilancio 2022 record per le esportazioni dell’industria lapidea italiana. Secondo i dati ufficiali di settore elaborati e diffusi dal Centro Studi di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE, lo scorso anno le nostre vendite complessive all’estero di marmi, travertini, graniti e pietre naturali in genere – comprendendo sia i grezzi che i lavorati – sono infatti aumentate in valore del 13,1% rispetto al 2021, raggiungendo il record storico di 2.131,8 mln di euro di export (il precedente massimo era stato toccato nel 2015, con 2.008 mln).
Questo dato si pone in continuità con l’ottimo trend di crescita emerso nel corso del 2021 (+20,8% rispetto al 2020), che aveva già permesso di recuperare pienamente i livelli pre-pandemia, portando per la prima volta il fatturato estero del settore marmifero italiano sopra la soglia dei 2,1 mld di euro. Si segnala che, grazie a questo exploit, le vendite del comparto sui mercati internazionali a fine 2022 hanno addirittura superato del 17,3% quelle del 2019.
Come già avvenuto nel 2021, anche lo scorso anno il principale driver della crescita delle esportazioni lapidee italiane è stata la componente dei materiali lavorati e semilavorati, che ha fatto segnare un incremento del 15,8%, per complessivi 1.747,4 mln. Ricordiamo che i prodotti lavorati, oltre a essere quelli a più alto valore aggiunto, rappresentano storicamente oltre i tre quarti del valore totale dell’export lapideo italiano, con una quota che nel 2022 ha raggiunto l’82%. Si è invece mantenuto sostanzialmente sui buoni livelli dell’anno precedente (con un aumento del +2,1%) il nostro export di grezzi, che si è assestato sui 384,4 mln.
Concentrandoci sui mercati di riferimento settoriali, secondo il report statistico di CONFINDUSTRIA MARMOMACCHINE anche nel 2022 la Cina – sebbene in flessione del 10,2% rispetto ai livelli fatti segnare nel 2021 – si è confermata 1° acquirente di blocchi di marmo, granito e pietre naturali estratti in Italia con 174,9 mln di import (che rappresentano circa il 45,5% del totale del nostro export di grezzi), seguita da un’India in forte ripresa (+75,8%) con 50,1 mln e, a una certa distanza, dall’Egitto con 17 mln (+24,6%).
Per quanto riguarda invece i mercati di destinazione del segmento dei materiali lavorati e semilavorati, la classifica è guidata anche nel 2022 dagli Stati Uniti, in crescita del +26,2% rispetto al 2021 con acquisti che hanno raggiunto quota 512,5 mln di euro, pari a quasi il 30% del valore complessivo delle nostre esportazioni di lastre e prodotti finiti. Aumenti significativi hanno caratterizzato anche le vendite verso i nostri principali partner europei, in particolare Germania (2° buyer con 165,3 mln di import, +13%), Francia (3° con 105,4 mln, +15%), Svizzera (4° con 103,9 mln, +8,9%) e Austria (8° con 48,1 mln, +4,7%), mentre fanno registrare un lieve calo, dopo l’ottimo +34,2% del 2021, quelle dirette nel Regno Unito (6° con 59,4 mln, -5,7%). Spostandoci nell’Area del Golfo Persico, altro tradizionale mercato di riferimento per i materiali lapidei lavorati Made in Italy, si segnala l’ottimo l’andamento del nostro export verso l’Arabia Saudita (5° con importazioni per 68 mln, +31,8%) e gli Emirati Arabi Uniti (7° con 50,6 mln, +23,1%). Chiudono la classifica delle prime 10 destinazioni settoriali due importanti Paesi extra-Ue come Australia (9° con 36,6 mln, +13,4%) e Canada (10° con 33,3 mln, +16,6%).
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